Al centro dell’infrastruttura IT, i server aziendali rappresentano il principale componente di elaborazione e gestione del traffico di informazioni.

Si tratta del luogo fisico  dove vengono archiviati i dati aziendali, pronti per essere richiesti localmente o remotamente:
una funzione così importante necessita pertanto di un piano di manutenzione adeguato e a lungo termine. Metterlo in pratica non è sempre facile ma con semplici accorgimenti e avvalendosi di aziende specializzate si potranno evitare interruzioni di servizio e altri problemi, con un costo tutto sommato contenuto.

Perchè un server è cruciale per l’operatività aziendale

Come dicevamo, dal server passano tutte le informazioni necessarie allo svolgimento dell’attività aziendale: dati dei clienti, ordini, progetti, archivi e molto altro.

Perdere l’accesso a questi dati significa interrompere bruscamente la produttività, che si traduce immediatamente in perdita di fatturato e in costi, a volte molto elevati, per il ripristino.

Un server senza manutenzione ordinaria, non aggiornato, non ottimizzato, è destinato ad andare incontro prima o poi dei problemi più o meno seri.

Come strutturare un piano di manutenzione dei server aziendali

Dando per scontato che durante l’anno vi sarà sicuramente bisogno di interventi di assistenza informatica per mantenere il funzionamento ottimale delle macchine, un approccio intelligente e che permette di risparmiare molto denaro è quello di pianificare un numero di interventi fin dal principio, accordandosi con l’azienda che se ne incaricherà.

Un contratto di questo tipo permette di risparmiare rispetto ad una richiesta di intervento urgente non preventivata. Oltre a questo vantaggio, il fornitore della manutenzione avrà anche il tempo iniziale per conoscere l’attività aziendale e le relative operazioni di routine e potrà così strutturare un potenziale “piano di intervento” più rapido ed efficace.

Manutenzione ed aggiornamento

Oltre ad un piano di intervento in caso di criticità già avvenuta, è bene anche prevenire eventuali problemi tramite una costante manutenzione e aggiornamento del software e dell’hardware. I punti principali da prendere in considerazione in una fornitura di questo tipo sono:

  1. Verifica del funzionamento hardware: sostituzione hardware obsoleto, aumento di memoria e spazio di archiviazione in caso di necessità, pulizia e ordine locali server.
  2. Aggiornamento software, sia a livello di sistema operativo che di applicativi, risoluzione di eventuali bugs ed analisi diagnostica
  3. Pulizia e archiviazione dati, non più utilizzati per mantenere il sistema snello e performante

Piano di business continuity

Nel caso di completa interruzione dell’attività aziendale dovuta ad un crash del server, è necessario prevedere un piano che assicuri la business continuity, nell’attesa che le macchine vengano ripristinate. Le aziende specializzate possono facilmente fornire soluzioni cloud in cui conservare copia dei dati più importanti a cui ricorrere nel caso le risorse primarie non siano più disponibili: questo permette di non perdere fatturato, continuare ad evadere gli ordini e garantire la produttività.

Realizzare con anticipo un piano di business continuity significa inoltre contenere i costi – che possono essere altissimi in caso di interruzione prolungata – e, in genere, tornare all’attività normale nel più breve tempo possibile.

Agire in anticipo è la chiave per mantenere i propri server in salute e risparmiare

Riassumendo, per mantenere i server performanti ed evitare salassi in caso di crash, è necessario agire su tre fronti:

  1. Realizzare un piano di assistenza
  2. Eseguire operazioni di manutenzione ordinaria ed aggiornamento
  3. Prevedere un piano di intervento che assicuri la business continuity

Seguendo queste regole, oltre ad avere dei server affidabili, si otterrà un risparmio economico non indifferente e la tranquillità di poter proseguire l’attività aziendale qualsiasi cosa succeda.


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